Preparazione – La prestazione è solo atletica?

Premessa

Molto spesso, quando ci si confronta con gli amici, dopo un KOM (Strava) in salita oppure dopo una gara, ci si sofferma alla prestazione atletica, ovvero alla capacità del fisico (noi ci soffermiamo sulle gambe) di sviluppare potenza per molto tempo, così da percorrere la strada nel minor tempo possibile.

Infatti, il luogo comune degli amatori è sempre stato : "ci vogliono le gambe!!"

Ma è davvero cosi? Ci vogliono solo le gambe? oppure le gambe che girano bene e sviluppano potenza sono solo la conseguenza di una serie di fattori?

Allenamento e gara cosa serve per esprimersi al meglio?

Prima che allenatore, coach, preparatore atletico io sono come tutti voi, un amatore. In quanto tale posso dire di conoscere molto bene quali siano i problemi che ognuno di noi deve affrontare durante la settimana (lavoro, famiglia, figli, problemi economici e oggi aimè anche psicologici legati alla pandemia) e che si ripresentano anche a ridosso delle competizioni.

L'amatore non è un professionista questo è ovvio, ma è sempre più spinto ad immaginarsi capace di prestazioni da professionista o quanto meno cerca di emularne le gesta.

Non voglio essere noioso, ma voglio solo ricordare che un ciclista professionista ha dalla sua parte una storia fatta di ciclismo e la sua vita gira intorno al ciclismo. Si allenano, mangiano, ma soprattutto dormono quanto serve per dare il massimo. Vivono tutto l'anno lontano dai problemi e devono solo pensare ad allenarsi bene e seguire le indicazioni dei loro coach.

L'amatore invece cerca di ritagliarsi il tempo per allenarsi, spesso senza un progetto di crescita e senza curare tutti quei grandi e piccoli dettagli che potrebbero permettere lui di migliorare la prestazione atletica.


Quali sono i dettagli a cui un amatore deve stare attento?

Io faccio parte di una squadra di amatori numerosa. Nel suo organico ci sono diversi ciclisti che hanno delle caratteristiche proprie del ciclista moderno. A loro basta poco per andare più forte dei compagni di squadra ma sicuramente sono ancora lontani dal poter sperare in risultati di prestigio nelle competizioni.

Questo accade perché, nonostante abbiano me in squadra, si ostinano ad allenarsi come hanno sempre fatto, ovvero male e senza criterio. Inoltre , quando l'argomento cade nell'alimentazione e nella supplementazione, li escono le cose peggiori che vengono tramandate,  aimè, da i ciclisti più "anziani" a quelli più giovani.

Quello che cerco e vorrei far capire con quest'articolo è che il ciclismo evolve, abbiamo mezzi sempre più performanti e leggeri, ma continuiamo ad allenarci a caso senza un metodo e soprattutto non controllando o quanto meno monitorando gli eventi che ci accadono e che sono parte preponderante anche della performance.


1. Dormire e riposare

Un esempio su tutti è il sonno. Molti di noi, me compreso, sono abituati a stare svegli fino a tarda ora. Io do la colpa alle televisioni!!!

Quando ero più giovane alle 20.00 c'era il TG e alle 20.30 iniziava il film di prima serata, poi con qualche pubblicità qua e la alle 23.00 era finito e si andava a letto.

Ora tutti i programmi di "prima serata" iniziano alle 21.30  e quindi non si va a dormire prima delle 24.00 ed alzandoci tutti presto, per lavoro, per portare i figli a scuola si dormono poche ore.

Il riposo ed il sonno profondo rivestono un ruolo fondamentale sia per la rigenerazione cellulare sia per una discreta salute in generale ed anche psichica

2. Il lavoro

In quanto amatori, la maggior parte di noi, per mantenere se stesso e la propria famiglia è costretto a lavorare. Dicevano che il lavoro nobilita l'uomo, ma non sempre è cosi. Ci sono situazioni in cui il lavoro diventa veramente un qualcosa di vissuto molto male. Vuoi per i rapporti con i colleghi, vuoi perché non ci piace, vuoi perché mal retribuito.  Insomma per molti lavorare potrebbe essere proprio una situazione di grande stress che poi si ripercuote nelle prestazioni in bicicletta. Per altri invece il lavoro è un piacere, ha ottimi guadagni ed è felice di quello che fa. In questo caso il lavoro non è una fonte di stress e/o causa di cattive prestazioni.

3. L'allenamento e l'allenatore

Una preparazione atletica ottimale passa senza ombra di dubbio da un duro lavoro e da allenamenti a volte estenuanti. E' normale anche immaginare che se seguiti da un preparatore atletico capace, i risultati arrivano inevitabilmente. A volte però sia l'allenamento che l'allenatore possono essere veramente insopportabili, trascinando l'atleta nello sconforto e nell'incapacità di allenarsi al meglio.

Ritengo che tra atleta e preparatore sia indispensabile instaurare un rapporto molto empatico in modo che l'uno lavori per se ma anche e soprattutto per il bene dell'altro.  Un atleta che si allena bene e raggiunge dei risultati deve essere fiero del lavoro che ha fatto e deve sentire la fierezza anche del preparatore. Allo stesso modo il preparatore deve essere fiero dei risultati ottenuti dall'atleta. Se qualcosa nella relazione tra le persone e/o l'allenamento non viene ben "digerito" allora anche la prestazione in gara potrebbe non essere ottimale.


4. L'alimentazione e l'integrazione

Quello dell'alimentazione e dell'integrazione/supplementazione è un tasto molto dolente, soprattutto nel mondo amatoriale. Ci sono dei falsi miti che si tramandano di generazione in generazione e che si fatica a sradicare. 

Penso alla banana usata per il suo contenuto di potassio, che in realtà rispetto ad altri alimenti è bassissimo e per di più richiede una digestione lunga. E come la banana tanti altri.  Chi usa integratori alimentari viene visto come uno che usa l'aiutino, che in parte è vero, gli integratori aiutano a completare un alimentazione povera di micronutrienti. C'è ancora chi mangia la pasta o il riso alle 5.00 di mattina prima di una gara. E lo fa solo prima di una gara. Il fisico non è quindi abituato a questo ed il più delle volte risulta una pratica sbagliata da adottare.

Morale, vuoi ottenere un ottima prestazione in gara? Cura l'alimentazione, magari con l'aiuto di un professionista della nutrizione sportiva. Lo stesso ti consiglierà cosa mangiare e se necessario cosa integrare. Ti insegnerà a mangiare prima, durante e dopo la gara in base alle tue reali necessità  e non al sentito dire in gruppo.


5. La famiglia e le amicizie

Un atleta, anche se amatore, per allenarsi bene e poter dare del suo meglio nelle gare deve essere sereno. Vivere in un ambiente sereno e che supporta la sua scelta di sport è fondamentale. Se invece la sua passione è motivo di litigio con il/la compagno/a o anche con degli amici (tipo rinunci all'aperitivo il sabato perché il giorno dopo hai una gara) difficilmente potrà dare del suo meglio, perché comunque nel suo subconscio questo litigio o discussione sarà sempre presente. 

Un clima sereno e una condivisione della passione potrà solo dare ottimi frutti.


6. L'amore, le relazioni

Anche il tema dell'amore e delle relazioni si collega alla famiglia ed agli amici. Se viviamo in un ambiente ricco di amore, di amicizia, con relazioni solide e stabili tutto diventa molto più semplice e motivante. Se invece viviamo una relazione d'amore turbolenta o abbiamo delle relazioni non felici tutto si ripercuote anche a livello di prestazione atletica ma prima anche nella voglia di allenarsi. D'altronde per noi amatori la cosa più bella e quella di tornare a casa e dire al proprio/a partner di aver finito la gara, di aver preso una medaglia o di aver passato una domenica stupenda.


7. Il peso corporeo

Ed ecco qua il tallone di Achille per molti di noi amatori, me compreso. Il peso, la bilancia che non ci da alcuna soddisfazione, nonostante l'impegno nell'alimentazione e nello sport. Sappiamo bene che il nostro peso corporeo è dato dal sistema scheletrico, dall'acqua, dalla massa magra e dalla massa grassa. L'obiettivo per ognuno di noi, nell'ottenimento di una riduzione del peso, è quello di ridurre la massa grassa. Per fare questo è indispensabile rivolgersi a professionisti della nutrizione sportiva e individuare un percorso, dopo un analisi clinica, da seguire per ottenere i risultati voluti. Consiglio di non intraprendere un regime alimentare ipocalorico in stagione, non avrebbe alcun senso, anzi sarebbe deleterio alla prestazione. Se vuoi perdere grasso e farti trovare pronto alle gare, devi iniziare a pensarci a Ottobre. Con cinque mesi davanti, prima di allacciare gli scarpini, si ha tutto il tempo per ricercare il peso forma.  E' ovvio però che se non si riesce per tutta una serie di motivi, il maggior peso o % di massa grassa, non permetterà di ottenere il massimo della prestazione atletica.


8. Gli strumenti di allenamento e la bici

Lo do per scontato, ma non è sempre cosi. La bicicletta, le scarpe, le tacchette, l'abbigliamento, gli accessori come occhiali, casco e borraccia devono essere sempre in ottimo stato.

Immaginiamo, come mi è capitato, di allenarci duramente per un evento. Ci troviamo in griglia di partenza e via. Dopo 10km la ruota a terra, copertone in tela, completamente consumato. Gara finita. Stessa cosa se buco e non ho con me i ricambi. Oppure come mi è capitato più volte in MTB di rompere la catena e non avere a disposizione gli attrezzi per ripararla. Altri esempi sono la batteria del Powermeter scarica, o della fascia cardio o del ciclocomputer.

Un attrezzatura in perfetto stato ti permetterà di esprimerti al meglio in gara o allenamento. Un'attrezzatura poco efficiente  potrebbe rovinarti la giornata. 

Conclusione

Un' ottima prestazione in gara, un allenamento efficace è senz'altro il frutto di una serie di cose. Come detto sopra avere una vita serena, dare il giusto valore all'allenamento ed al riposo/recupero, seguire un alimentazione completa e bilanciata ci donerà energia e ci aiuterà a migliorare la nostra composizione corporea. Un allenatore con cui ti trovi bene, con allenamenti specifici e mirati con una bicicletta perfetta e una cura dei dettagli offrono all'atleta un esperienza di gara senza dubbio positiva.

Tu amatore come me, hai mai pensato a tutte queste cose? hai mai dato importanza a tutti questi argomenti? Se si allora avrai senza dubbio cercato di migliorare qualche aspetto della tua vita per migliorare la tua prestazione, se no inizia a dare il giusto peso alle cose.

Analizza la tua vita in seno a questi argomenti :

1. Riposo e recupero

2. Lavoro

3. Allenatore/allenamenti

4. Alimentazione ed integrazione

5. Famiglia ed amicizia

6. Amore e relazioni

7. Peso corporeo

8. Strumenti di allenamento

Analizza la tua vita e cerca di capire se in una o più aree sei più debole e puoi migliorare.

Fai del tuo meglio per raggiungere in queste 8 aree un livello ottimale e vedrai che anche il tuo andare in bicicletta diventerà qualcosa di emozionante e gratificante.


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