La Glucosamina è una molecola biologicamente attiva, estratta dalla chitina e dal chitosano dei crostacei, costituita da un derivato aminoacidico e da un residuo zuccherino (2 amino-2 deossi-D-glucosio).
Nel nostro organismo è concentrata sopratutto a livello connettivale, cartilagineo e legamentoso dove espleta un ruolo sia strutturale che funzionale.
Parte delle riserve organiche di questa macromolecola sono ottenute attraverso una specifica via metabolica nota come via delle esoamine, che
alternativamente alla glicolisi, utilizza la glutammina ed il fruttosio 6 fosfato per ottenere in più riprese prima la Glucosamina 6 fosfato ed infine macromolecole biologicamente attive note come glicosaminoglicani.
Recenti studi avrebbero dimostrato l'efficacia dell'integrazione con integratori a base di Glucosamina, osservando un incremento delle concentrazioni ematiche di Glucosamina (dalle 0.04 mmol/L ai 0.06 mmol/L) e pertanto una maggiore biodisponibilità del derivato.
Per valutare l'efficienza degli integratori di Glucosamina in ambito sportivo, è doveroso inquadrare il contesto preventivo nel quale questa molecola si inserisce.
La classica integrazione nutrizionale è orientata al miglioramento della performance o delle capacità muscolari. La supplementazione con Glucosamina rientra nella sfera dell'integrazione funzionale, importante nel salvaguardare la salute dell'atleta.
L'esercizio fisico intenso, soprattutto se effettuato con carichi elevati piuttosto che su superfici irregolari, sottopone la cartilagine articolare, ma anche le strutture subcondrali, la capsula, le sinovie e gli altri tessuti molli periarticolari ad un cronico danneggiamento.
Un aumento delle concentrazioni di citochine infiammatorie, le scarse capacità biosintetiche dei condrociti, l'alterazione delle normali caratteristiche strutturali e funzionali della matrice, rappresentano alcuni degli problemi della patologia osteoarticolare dell'atleta.
Questa situazione di osteoartrite in fase acuta, ed osteoartrosi in fase cronica, riduce sensibilmente le capacità performanti dell'atleta aggravandone il quadro clinico, fino in molti casi a determinarne il ritiro dalla pratica sportiva.
In questa situazione, oltre ai rimedi terapeutici,come l'iniezione locale di farmaci antinfiammatori, l'impiego di tecniche di riabilitazione fisica, sarebbe fondamentale attuare protocolli preventivi in grado di ridurre il rischio.
Da recenti review la costante assunzione di questi integratori potrebbe:
Preservare il corretto spazio articolare, evitando il contatto, lo sfregamento e quindi il danneggiamento dei capi articolari del ginocchio;
Migliorare la sensazione di dolore articolare percepita nei soggetti già affetti da osteoartrite;
Ridurre i problemi di mobilità articolare, che si osservano molto frequentemente in questi casi;
Ridurre l'impiego di farmaci antinfiammatori, con tutte le relative conseguenze.
Particolarmente interessanti sarebbero anche gli studi molecolari che osserverebbero la capacità della Glucosamina da un lato di modulare l'ambiente infiammatorio, controllando l'espressione di mediatori della flogosi, dall'altro di sostenere le capacità biosintetiche dei condrociti, permettendo così un “ringiovanimento” della salute articolare.
Sarebbe possibile attribuire alla tempestiva assunzione di Glucosamina maggiori risultati per la salute articolare.
La supplementazione con Glucosamina sembrerebbe generalmente ben tollerata.
Tuttavia, soprattutto ai massimi dosaggi, l'assunzione di Glucosamina solfato potrebbe determinare l'insorgenza di alcune reazioni gastro-enteriche come crampi, diarrea, dolori addominali, nausea e vomito.
Tali reazioni sarebbero evidentemente da ricondurre all'effetto osmotico della Glucosamina, in grado di richiamare grosse quantità di acqua nel lume intestinale.
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