Gara – Sportful Dolomiti Race medio fondo

Premessa

Per raccontare la mia Sportful Dolomiti race 20/06/2021, devo partire da una settimana prima. Domenica 13/06 in compagnia dei miei Amici di Alta Quota, siamo andati a fare un escursione a piedi verso la cima Ombladet nel comune di Forni Avoltri (UD).

Perché parto da questo evento? Perché quel giorno ci siamo fatti 1200m di dislivello in 5km,  dove in salita ho allenato la forza, mentre in discesa mi sono devastato le gambe. Infatti dal martedì successivo ho avuto grandi problemi di deambulazione a causa di un infinità di contratture dovute sostanzialmente alla mia scarsa affinità nelle discese ripide a piedi.

Questo, più un raffreddore che mi ha colpito il giovedì (maledetti impianti di climatizzazione), mi sono presentato a Feltre con una condizione decisamente precaria.

La gara

Domenica 20/06/2021 ore 3.00 am, mi sveglio con ben 45min di anticipo rispetto alla sveglia. Fatico a respirare ho il naso completamente chiuso da un raffreddamento da condizionamento in ufficio. Decido quindi di farmi dei profumi con bicarbonato e olio 33 nella speranza di migliorare la mia condizione e capacità di respiarazione.

Ore 4.25 am arriva Davide e partiamo verso Feltre (BL) dove ci aspettano i nostri compagni di squadra del #Biketeamfontanelle che, intelligentemente, hanno alloggiato in quel di Feltre, cosi da evitarsi la levataccia.

Ci prepariamo, mettiamo i numeri sulla bici e sul dorso della maglietta, riempiamo le tasche di cibo e le borracce di acqua e ci dirigiamo verso la griglia di partenza.

Alle ore 7.00 lo speaker da il via alle ostilità, appena fuori dall'abitato di Feltre prendiamo un bel rettilineo dove il il gruppo inizia a fare velocità elevate.

Mi accorgo, troppo tardi, che il gruppone principale era ormai scappato via e quindi non resta che mettersi a ruota e farsi portare in carrozza fino all'attacco della salita di Cima Campo.

Salita che nella prima parte si presenta pedalabile ed anche adatta ad un passista pesante come me, mentre da metà salita fin verso la cima le pendenze a doppia cifra mi hanno fatto fare parecchia fatica. La salita di Cima Campo è comune ai due percorsi di gara e quindi si sale dentro un serpentone di ciclisti che ti permette di arrivare in cima quasi senza accorgersi.

Giunti in cima inizia una bella discesa, la prima parte con qualche curva ed una bella visuale, la seconda parte invece nel bosco con grandi rettilinei che mi portano a toccare i 75km/h fino a Castel Tesino, dove mi fermo al ristoro per prendere acqua e mangiare due paninetti che mi ero portato da casa.

Poco dopo si incontra il bivio, giro a destra per il medio, mentre due anni fa continuai per il lungo. Quest'anno la condizione era precaria, ultimi mesi difficili per problemi di salute non mi han permesso di allenarmi come avrei voluto.

Subito dopo il bivio la strada prende a salire. La prima parte molto dolce e regolare, mentre la seconda, all'imbocco del passo Brocon, diviene molto più impegnativa.

Gli ultimi 6km fino al passo sono veramente tosti con molti tratti tra il 12% ed il 15%.

Ad un tornante mi sento chiamare, mi volto ed era Michele, un atleta del DDTraining Cycling Program, che partito da casa in bici, ha approfittato delle strade chiuse per farsi un bel giretto di quasi 226km.

Pedaliamo un pochino insieme, ma non riesco a tenere il suo ritmo e quindi dopo poco ci perdiamo di vista. Raggiunto il passo Brocon inizia una bella discesa su strada ampia con dei bei tornanti che ci portano a Lamon, non prima però di affrontare il temibile strappo di Rugna al 20%.

Qui una serie di volontari erano pronti ad aiutare gli atleti in difficoltà dando una spinta che io ho prontamente rifiutato, le mie parole sono state :"piuttosto spacco il telaio".

Giunto a Lamon mi fermo prima del ristoro, ad una fontana, a prendere acqua, dove delle ragazzine erano intente a fare il tifo per tutti!!

Superato il centro di Lamon , la strada inizia a scendere fino a raggiungere ponte Oltra, da dove, prima con pendenze dolci e poi con rampe faticose, sotto il sole e con le ultime energie , raggiungiamo il passo di Croce D'Aune.

Il tifo lungo tutto il percorso è stato molto ed utile per aiutare gli atleti a  tirar fuori le ultime energie in corpo.

Da Croce D'Aune a Feltre tutta discesa, molto veloce.

Giunti a Feltre iniziava l'ultimo strappo di 400m, dove grazie all'adrenalina, riesco ad esprimere ancora una buona potenza fino all'arrivo, dove supero almeno una decina di atleti in difficoltà.

Al traguardo, come sempre accade a Feltre, una colonna di volontarie sono pronte a metterti al collo la medaglia di finisher. Dopo un rapido ristoro ed un tratto di defaticamento, mi do una lavata al viso ormai sfigurato, mi cambio ed attendo di ritrovare tutti i miei compagni di squadra.

La notizia nella Chat di squadra si è sparsa molto rapidamente, Marco Dal Bo e Laura Boz ottengono rispettivamente il quarto posto nella loro categoria di appartenenza.

Laura anche decima assoluta tra le donne, mentre Marco ventiquattresimo assoluto. Molto bravi!!!

Laura è un atleta con cui collaboro ormai da un paio d'anni.

Riuniti tutti alla corte del nostro presidente Bruno Cester, un rapido spuntino, una bevuta ed uno scambio di opinioni e poi un rapido rientro a casa.

Conclusione

Anche se non ho partecipato alla Granfondo (209km) mi ritengo abbastanza soddisfatto della prestazione della medio fondo.

Un peso massimo come me non ha speranze di competere, in salita, con scalatori dotati e ben allenati e questo è un dato di fatto. Stare in gruppo, fare fatica, migliorare le proprie prestazioni e pedalare in posti bellissimi sono quello che mi piace fare e che mi appagano tantissimo.

Vedere gli atleti con cui collaboro ottenere grandi risultati e vederli felici e soddisfatti al traguardo è una sensazione bellissima ed il motivo che mi spinge a continuare a studiare e migliorare le mie competenze per poterli aiutare ancora di più. 

L'obiettivo 2022 è la Granfondo, con il Manghen ed il Rolle da contorno.





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