Preparazione – La VlaMax la chiave per massimizzare le prestazioni

Cos'è la VlaMax?

La VLamax è la massima potenza anaerobica esprimibile dall’atleta, meglio definita come il massimo tasso di produzione di lattato da parte del sistema anaerobico lattacido; l’unità di misura adottata per questa metrica sono le mmol/l/sec (millimoli/litro/secondo).

 La VLamax è più  significativa  della VO2max per comprendere la differenza tra atleti professionisti e ciclisti amatori.  

La VLaMax è la velocità massima alla quale l’acido lattico viene prodotto nei muscoli durante l’esercizio fisico. Un valore elevato di VLaMax indica una grande capacità di produrre energia rapidamente, caratteristica tipica dei velocisti.

La VO2max, al contrario, è la quantità massima di ossigeno che un individuo può utilizzare durante l’esercizio intenso. Un valore elevato di VO2max indica una grande capacità aerobica, tipica degli scalatori.

Differenze tra scalatori e velocisti

Gli scalatori tendono ad avere una VO2max più elevata rispetto ai velocisti. Questo perché la capacità di utilizzare grandi quantità di ossigeno è fondamentale per sostenere lo sforzo prolungato richiesto nelle salite lunghe e ripide.

I velocisti, d’altra parte, si avvalgono di una V’La’Max più elevata. La capacità di produrre rapidamente energia anaerobica è cruciale per gli sprint finali e le fughe brevi ma intense.

Questi due parametri però sono strettamente correlati tra loro. Un aumento della VO2max, ovvero un aumento della capacità di utilizzare ossigeno nel sistema aerobico. Questo comporta una migliore capacità di metabolizzare substrati per la produzione di ATP e tra questi il lattato è il più utilizzato per potenze prossime a FTP. Per uno scalatore quindi è importante aumentare la potenza al VO2max ma per sostenerla sarà necessario ridurre la velocità di produzione del lattato e quindi una VlaMax più bassa.

Chi riesce in questa "impresa" sicuramente riuscirà ad incrementare le proprie prestazioni, sia a cronometro TT che in salita.

Al contrario gli sprinter o gli amanti delle fughe dovranno allenarsi e lavorare per aumentare il proprio Vlamax cosi da avere velocemente energia da poter usare negli sprint, che come sappiamo durano al massimo 12-15 secondi. 

Approfondimento tecnico e tattico

Sappiamo benissimo che una gara di ciclismo è fatta anche e soprattutto di situazioni da saper cogliere. 

Lo scalatore per rispondere ad un attacco dovrà avere bisogno di tanta energia in poco tempo, allo stesso tempo uno sprinter per arrivare a giocarsi la volata dovrà spesso superare delle difficoltà altimetriche. Ognuno di questi due tipologie di atleti potrebbero tentare di andare in fuga.

Se uno scalatore ha una Vlamax troppo bassa non sarà in grado di rispondere ad attacchi prolungati. Se uno sprinter ha una VO2max troppo bassa non riuscirà a tenere le ruote del gruppo in salita compromettendo la possibilità di giocarsi una volata.

Come fare ad aumentare o diminuire la Vlamax


Per aumentare la tua VLamax (potenza glicolitica), puoi seguire alcuni consigli pratici:

  1. Mantieni alte le scorte di glicogeno: Assumere buone quantità di carboidrati aiuta a mantenere alte le scorte di glicogeno muscolare, favorendo l’utilizzo e il miglioramento dell’efficienza del metabolismo glicolitico.
  2. Allenati in palestra: Imposta un programma specifico mirato sui principali gruppi muscolari e che stimoli un’elevata attivazione della glicolisi.
  3. Sprint e ripetute ad alta intensità: Esegui sprint e ripetute ad alta intensità per migliorare la tua capacità di produrre energia rapidamente
  4. Recuperi completi e prolungati favoriscono l'aumento di scorte di glicogeno

Per diminuire la tua VLamax (potenza glicolitica), puoi seguire alcuni suggerimenti:

  1. Allenati frequentemente: Evita pause troppo lunghe tra un allenamento e l’altro, poiché favoriscono gli adattamenti anaerobici rispetto a quelli aerobici.
  2. Riduci la disponibilità di glicogeno: Allenarsi con scorte di glicogeno basse aiuta a ridurre la dipendenza da questa fonte di energia, comportando una riduzione della produzione di lattato.
  3. Sweetspot training: Questo tipo di allenamento, che si svolge a intensità moderata-alta, può aiutare a migliorare l’efficienza del metabolismo aerobico e ridurre la VLamax.

Conclusioni

L'atleta professionista ha a sua disposizione un team di allenatori, nutrizionisti e tecnici che possono creare un percorso per alzare/abbassare la Vlamax anche in base alla caratteristica dell'atleta.

Per l'atleta amatore evoluto, che ambisce a vincere o quanto meno a giocarsi la vittoria in una granfondo o altre gare,  il supporto di un tecnico capace a valutare questi parametri potrebbe essere la chiave di volta per fare il salto di qualità definitivo.

Certo potrebbe essere un percorso lungo e anche costoso perchè implica l'utilizzo di attrezzature particolari per la determinazione di vari parametri. A volte è più produttivo spendere 1k€ dal preparatore che 2k€ per delle ruote, ma qui entriamo in altre dinamiche.



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